Una “Parruccheria” con lavatesta, specchi, pettini, spazzole, piastre e phon nonché shampoo, balsamo e lacca sarà inaugurata nella mattinata di giovedì 20 luglio, in occasione del quinto appuntamento con “Benessere…. dentro e fuori”, l’iniziativa che l’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e il Centro Estetico “Dalle ceneri della Fenice” dedicano alle detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta.
Organizzato con la collaborazione dell’Area Educativa dell’Istituto, il progetto è finalizzato alla valorizzazione dell’immagine femminile e all’attivazione di strategie per favorire la convivenza nella sezione destinata alle donne all’interno del Villaggio Penitenziario. In occasione dell’appuntamento oltre a Maria Franca Marceddu medico estetico, saranno presenti Elisabetta Atzeni, socia onoraria SDR che con una donazione ha permesso di acquistare l’attrezzatura, e le parrucchiere Monica Frau e Francesca Piccioni che offriranno gratuitamente taglio e piega alle detenute. Nel corso della mattinata sono previsti gli interventi dell’assessora regionale del Lavoro Virginia Mura e delle Pari Opportunità del Comune di Cagliari Marzia Cilloccu.
“Con l’arrivo dell’estate – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di SDR – la vita dentro le strutture detentive diventa più pesante e noiosa. Le giornate trascorrono lente e talvolta le tensioni si moltiplicano. Disporre di uno spazio attrezzato come Parruccheria può offrire un’occasione ulteriore di socialità e l’opportunità di promuovere un corso di formazione che possa aprire un futuro professionale a qualche donna privata della libertà. La donazione e la generosità di saloni di parrucchiere e di cosmesi ci hanno consentito di dare vita all’iniziativa”.
“Rinnoviamo quindi l’impegno con il Centro Estetico “Dalle ceneri della Fenice” per la giornata dedicata al benessere e alla cura della persona con la consapevolezza della necessità di promuovere iniziative che offrano nuove speranze e opportunità per chi sta scontando una pena detentiva. I momenti di socialità dedicati allo scambio di esperienze al femminile sono accolti dalle recluse con particolare favore. Il nuovo spazio e l’impegno delle operatrici penitenziarie e dei volontari contribuiranno – conclude Caligaris – a rendere meno acerba la problematicità della convivenza tra detenute, non sempre facile, migliorando ulteriormente le relazioni positive con le Agenti della Polizia Penitenziaria”.