Pd diviso tra chi vuole approvare la riforma della sanità entro l'estate e chi vuole invece aspettare. Oggi in direzione regionale a Oristano è intervenuto, dopo diverso tempo, anche l'ex sottosegretario alla Sanità Paolo Fadda.
Il leader (assieme ad Antonello Cabras) della corrente dei Popolari Riformisti l'ha fatto in occasione della discussione sulla rete ospedaliera ora all'esame della commissione competente in Consiglio regionale. "Credo che prima di dire sì o no alla riorganizzazione dovremmo capire quali siano le risorse in campo – ha detto Fadda – se non siamo in grado di stabilire a quanto ammonta il disavanzo della Sanità per il 2017 avremo molte difficoltà a discutere di rete ospedaliera".
E ancora: "Come ha funzionato il piano di rientro? Abbiamo raggiunto gli obiettivi?". La direzione è stata aperta dall'assessore della Sanità, Luigi Arru, che, dopo aver illustrato il disegno di legge, ha fatto un appello al dialogo, sostenendo che "la legge si può modificare, ma tenendo conto dell'insieme". Per l'area vicina a Renato Soru, Giuseppe Frau, responsabile nella precedente segreteria del forum Sanità, ha ricordato che "sulla sanità il centrosinistra ha perso tornate elettorali", e che "il provvedimento sulla riorganizzazione è giusto e non va snaturato". Francesca Barracciu si è detta "frastornata" e che, "vista la situazione, è il caso di fermare le bocce".
Dopo l'ex sottosegretaria alla Cultura ha preso la parola il capogruppo in Consiglio regionale, Pietro Cocco: "La riorganizzazione della rete ha anche l'obiettivo di fare chiarezza sui costi, e come ha detto l'assessore non verrà cancellato nessun ospedale", ha spiegato il consigliere soriano. Di certo, ha ammesso, "un errore è stato fatto", e cioè, come anche sottolineato stamattina dal vice capogruppo del Pd, Roberto Deriu, "il fatto di non aver nominato il direttore generale dell'Areus". In ogni caso, ha aggiunto, "dobbiamo portare avanti la riforma ed evitare che in Aula ci siano voti segreti perché significherebbe snaturarla. Non possiamo fermarci perché abbiamo la strada segnata, dobbiamo essere seri fino in fondo e non solo guardare alle prossime elezioni".