Un paio di occhiali che ti fanno dimenticare di essere sotto i ferri del dentista. Arriva da un'intuizione di due giovani sardi la soluzione ad uno dei più frequenti tabù dell'era contemporanea: la poltrona del dentista. Christian e Jonathan Mulas, 23 e 25 anni, padre di Ozieri e madre inglese, sono gli autori della start up "Icnodent", capace di proiettare i pazienti del dentista in una realtà artificiale migliore di quella che stanno vivendo durante una visita odontoiatrica: sarà sufficiente indossare degli occhialini speciali per far sparire lo studio dentistico e far apparire un campo di calcio, un libro, oppure godersi una pellicola cinematografica.
Il progetto dei due giovani, studenti della facoltà di Odontoiatria di Madrid, è nato tre anni fa e si sviluppa grazie all'uso della cosiddetta "realtà aumentata": l'arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni che non sarebbero normalmente percepibili attraverso i cinque sensi. Il paziente, prima che inizi l'intervento, dovrà indossare degli occhiali concepiti per sfruttare la "realtà aumentata". Per poter interagire con l'occhiale, il paziente avrà in mano un telecomando sensibile al tatto.
La app consente inoltre anche di comunicare con il dentista tramite un sistema di messaggistica che permetterà ai pazienti di esprimere alcuni concetti base come "ho bisogno di una pausa", "che tipo di intervento sta facendo?", "mi gira la testa" e così via, senza la necessità di interrompere il trattamento. Icnos dei fratelli Mulas ha conquistato lo Yuzz 2015 "Jovenes con ideas", un concorso per idee innovative a cui hanno partecipato oltre 2 mila persone nel quale Icnos è entrata nella top ten di gradimento, consentendo ai due ragazzi sardi di fare un viaggio formativo in America nella Silicon Valley.