Da qualche tempo a questa parte sembra che la principale attività dei senatori sardi sia quella di chiedere ai piani alti dello Stato punizioni esemplari per i cittadini e gli attivisti sardi refrattari alle politiche di sfruttamento coloniale o di abbandono pilotato che soffre la nostra terra.
Su questo la destra e la sinistra del colonialismo italiano sono gocce d'acqua: prima ci hanno provato con me alcuni senatori forzisti chiedendo una punizione esemplare a causa di un progetto di informazione a scuola sulla straordinaria presenza militare italiana nell'isola, ora invece il bersaglio è diventato la scrittrice Michela Murgia.
Una pattuglia di senatori sinistri (fra cui Luciano Uras e Silvio Lai) hanno ben pensato di chiedere la fantozziana crocifissione in sala mensa della scrittrice ai vertici RAI perché sui socials si è permessa di esprimere la sua giusta rabbia per l'isolamento che i sardi vivono per mare e per terra.
Mi chiedo perché i signori in questione non si indignino piuttosto per i dazi esorbitanti che i sardi devono pagare al monopolista Onorato per potersi spostare in nave. O perché non facciano piuttosto valere le ragioni della loro terra sul piano dei pessimi collegamenti aerei che – come giustamente sostiene Murgia – tengono la Sardegna in ostaggio.
Tutto questo proprio negli stessi giorni in cui in Sardegna si svolge la barzelletta internazionale del vertice G7 sui trasporti a fronte di una situazione che definire disastrosa sarebbe ottimistico. Michela Murgia è stata fin troppo moderata augurando ai figli degli assessori della giunta più subalterna della storia autonomistica di non tovare posto in aereo per poter partecipare ai funerali dei loro padri. C'è da augurare a tutti i membri della giunta Pigliaru punizioni dantesche secondo la ben nota legge del contrappasso dato il ruolo di curatori fallimentari che stanno incarnando in nome e per conto dello Stato italiano.
Sbizzarriamoci dunque con auguri e frastimos: di dover aspettare un anno per un esame specialistico urgente, di dover accettare uno dei tirocini mal pagati pur di racimolare qualche soldo, di dover fare il pendolare con l'arst e di non avere i soldi del biglietto a causa dei rincari, di dover emigrare per trovare uno straccio di lavoro, di dover vivere in prossimità di una discarica industriale, di un poligono militare, dell'inceneritore di Tossilo. Continuate voi..