In un'Isola funestata tanto dalla siccità quanto dalla cattiva gestione delle risorse idriche, Abbanoa completa il quadro aggravandolo ulteriormente. Il gestore unico del servizio idrico integrato si è distinto nel tempo per essere un campione di disservizi e per la gestione zoppicante in diversi ambiti di competenza. Parliamo di diversi problemi che si sono manifestati e che vanno dall'approvvigionamento, alla depurazione delle acque reflue, dalla potabilizzazione alla distribuzione.
Disagi che portano la Sardegna a un livello miserevole di qualità nella fornitura di un bene essenziale come l'acqua con episodi vergognosi, nell’era 2.0, come l’indisponibilità di acqua potabile. Paradossale, questo, per un territorio, non dell'Africa subsahariana, ma italiano e europeo. La Regione che detiene la maggioranza delle quote di Abbanoa e cioè il 68,11% è la principale responsabile del disastro di uno dei carrozzoni più inefficienti e mal governati dell'Isola.
Dal 2006 al 2013 Abbanoa ha accumulato debiti per 840 milioni di euro, riposizionandosi in pareggio di bilancio, solo dopo una serie di ricapitalizzazioni. Paradossale che, secondo alcuni esperti, il sistema idrico prima di Abbanoa perdesse circa 15 miliardi di lire all’anno, circa 7 milioni di euro. Adesso la media è di 120 milioni di euro all’anno! Secondo il dossier 2016 dell’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, la spesa media nazionale per l’acqua è di 376 euro all’anno. In Sardegna è di 380 euro. Paghiamo di più. Cosa si fa per la razionalizzazione degli sprechi? La risposta nei dati: nel 2007 si perdeva il 43% dell’acqua immessa nelle condotte, nel 2014 il 52%. Siamo tra le regioni che hanno lo spreco maggiore e siamo secondi solo al Lazio.
A completare questo quadro, già di per sé intollerabile, si aggiunge la ciliegina sulla torta: il sistema di contabilizzazione dei consumi e il rapporti con gli utenti, che ha ingenerato una guerra tra consumatori e Ente, su cui sono intervenuto più volte a livello parlamentare.
Legato al problema della contabilizzazione dei consumi, è emerso, come se non bastasse, lo scandalo dei conguagli. A seguito di inaccettabili ritardi nei procedimenti di contabilizzazione e fatturazione dei consumi, Abbanoa ha preteso di recuperare le somme dovute con conguagli astronomici generando una valanga di azioni legali.
Spesso, dunque, oltre al danno, cioè la fornitura di un servizio di bassa qualità, gli utenti finiscono per dovere affrontare la canicola di procedure di contabilizzazione e fatturazione dei consumi inesatti, spesso rinunciando ad opporsi per timore di uno slaccio. E nel frattempo tra emergenza siccità e servizio idrico scadente la Sardegna è più vicina all'Africa che all'Europa.