La Federazione italiana operatori della tecnica ortopedica (Fioto) ha presentato un esposto alla Procura di Sassari sul processo di erogazione degli ausili per disabili, anche i più complessi, "e quelli da personalizzare, che richiedono la valutazione funzionale, la prova, l'allestimento, da parte del tecnico ortopedico di fiducia del paziente".
Si tratta di una questione già sollevata nelle scorse settimane in Consiglio regionale, con varie interrogazioni, e con una manifestazione che ha portato in piazza "le carrozzelle" con un presidio delle associazioni dei pazienti davanti all'assessorato regionale della Sanità.
Nell'esposto viene ricordato che le associazioni sarde delle persone con disabilità motoria "segnalano quotidianamente difformità comportamentali da parte delle preesistenti Asl, che hanno affidato il proprio parco ausili da sanificare senza neppure predisporre un inventario e/o redigere un documento di consegna, rendendo di fatto impossibile tracciare la provenienza certa di tali ausili". La Fioto rappresenta anche "gravi irregolarità sulle modalità esecutive" poste in essere da uno degli aggiudicatari del bando per l'erogazione dei presidi protesici "relativamente alla distribuzione di ausili usati.
Al riguardo, infatti, ci vengono segnalate molteplici violazioni che riguardano sia la tracciabilità, che l'etichettatura e l'immagazzinaggio degli ausili da riciclare, nonché l'esclusione del tecnico ortopedico di fiducia o di libera scelta dalla procedura di individuazione dell'ausilio appropriato e il collaudo che parrebbe non sempre affidato al medico prescrittore titolare del progetto riabilitativo".