"Il Senato, nella Commissione Bilancio, all'atto dell'esame e approvazione degli ordini del giorno connessi alla "manovrina" di assestamento finanziario, ha sciolto definitivamente il nodo interpretativo della disposizione in materia di assunzione dei lavoratori nei cantieri comunali per l'occupazione e nei cantieri verdi della Sardegna. Infatti ha stabilito, in pieno accordo con il Governo che si è dichiarato favorevole, che la deroga ai limiti assunzionali delle amministrazioni comunali in relazione al personale da impegnare nei cantieri ha validità fino al 31 dicembre 2017". Lo rendono noto i parlamentari di Campo Progressista – Sardegna, il senatore Luciano Uras che ha presentato l'ordine del giorno approvato dal governo e il deputato Roberto Capelli.
"Il problema sui cantieri comunali e verdi della Regione Sarda è stato posto a suo tempo proprio in Senato in Commissione Bilancio per consentire di derogare ai limiti posti dalla normativa alle assunzioni a qualunque titolo presso i comuni che imponeva un vincolo di spesa pari al 50% delle risorse stanziate nell'esercizio 2009. Tale vincolo di fatto non consentiva di spendere le risorse destinate del bilancio della Regione a favore dell'occupazione nei cantieri per lavoratori espulsi dal sistema produttivo privi di ammortizzatori sociali, o per i lavoratori inoccupati o disoccupati di lunga durata".
"La norma del 2014, valeva per il triennio successivo e ha consentito di dare una risposta di emergenza a tanti lavoratori. Sul tema peraltro è intervenuta a sostenere la nostra tesi anche la Consulta che ha riconosciuto che i cantieri comunali per l' occupazione e i cantieri verdi abbiano carattere temporaneo e che le assunzioni di progetto in essi previste non rilevino ai fini del limite di spesa (pari al 50% dell'analoga spesa sostenuta nel 2009) imposto alle amministrazioni pubbliche che si avvalgano di personale a tempo determinato o con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa". "La stessa disposizione va ora integralmente riproposta nella manovra finanziaria dello Stato 2018-2020 a copertura del prossimo triennio, al fine di garantire – concludono – la spesa delle somme già stanziate per quegli anni dal bilancio regionale"