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E' durato solo poche ore il ricovero all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari dell'indipendentista sardo Salvatore "Doddore" Meloni, che sta attuando lo sciopero della fame da 47 giorni quando è entrato in carcere a Oristano per cumulo di condanne.

Secondo quanto riferito dal suo legale, l'avvocata Cristina Puddu, Meloni non è neanche stato ricoverato in Reparto ma trattenuto al Pronto Soccorso, dove non gli sarebbe stata praticata alcuna particolare terapia prima di rimandarlo nel carcere di Uta (Cagliari), dove è attualmente detenuto. "E' una situazione terribile", ha raccontato l'avv. Puddu, spiegando come nonostante da diversi giorni Meloni stia vomitando i succhi gastrici e la sua condizione di disidratazione e sofferenza sia arrivata a un livello critico, la dottoressa del Pronto Soccorso abbia invece "minimizzato la situazione, eseguendo solo esami di routine" ed espresso nei confronti di Meloni "un giudizio personale, non consono a un operatore medico di una struttura pubblica, per sminuire e delegittimare la protesta dello sciopero della fame, fino a negargli il ricovero in ospedale".

Con poche righe affidate al suo legale, Meloni ha comunque spiegato che non ha alcuna intenzione di mollare. Perché, ha scritto, nonostante "un popolo che non fa nulla per lo stato in cui è ridotta la propria terra una speranza c'è ancora" e perché "attorno a questa battaglia ci sono uomini e donne che mi stanno dando la loro solidarietà anche se le nostre istituzioni sono zitte e mute".