Sono decisi a non abbassare la guardia sulla Sanità in Gallura e soprattutto nelle zone svantaggiate del territorio.
I sindaci della ex provincia di Olbia Tempio hanno partecipato a La Maddalena alla riunione della Conferenza territoriale socio sanitaria che per la seconda volta in un mese si è incontrata nell'isola per discutere dei servizi erogati nell'ospedale Paolo Merlo, ad iniziare dal punto nascite.
All'appuntamento ha partecipato Fulvio Moirano, direttore dell'Ats, che ha dato agli amministratori e ai cittadini presenti nella sala consiliare garanzie per il futuro, in attesa dell'approvazione della rete ospedaliera, dell'attivazione del servizio di elisoccorso e dell'assegnazione delle linee guida per l'atto aziendale.
"Ci saranno le figure professionali (anestesisti e medici del Pronto soccorso, ma anche infermieri) per garantire la sicurezza in caso di patologie cardiologiche e neurologiche, per le quali è fondamentale il tempo entro il quale si interviene" ha spiegato Moirano. "Per il punto nascita, invece, viene garantita la presenza dell'equipe di emergenza per la gestione delle urgenze ostetrico-ginecologiche".
Risposte che, però, non soddisfano completamente gli amministratori locali per i quali il caso di La Maddalena deve essere considerato al pari di altre isole come l'Elba o come Ischia dove è stata prevista la deroga che consente la presenza del punto nascite. "Siamo determinati a portare avanti questa battaglia" ha dichiarato all'ANSA Antonio Satta, presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale.
"Una battaglia a difesa del diritto alla salute di cittadini che vivono in territori svantaggiati per la mancanza di strade adeguate e collegamenti rapidi in caso di urgenza. Questa mattina – sottolinea Satta – per arrivare a La Maddalena da Olbia abbiamo impiegato due ore".