Dopo Huawei un altro colosso cinese degli smartphone è pronto a sbarcare in Sardegna. Si tratta di Zte, quinto produttore in Europa e settimo al mondo di telefonia mobile di ultima generazione oltre che di prodotti di telecomunicazione.
Oggi uno dei primi contatti con l'incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il vicepresidente Raffaele Paci, il presidente Zte Europa e Italia Hu Kun e il vicepresidente enterprise Tan Haipeng. Alla riunione erano presenti anche la rettrice dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo e i presidenti di Confindustria Sardegna e della Camera di Commercio di Cagliari, Alberto Scanu e Maurizio de Pascale.
"Attrazione di investimenti, Ict, alta tecnologia. La Sardegna si propone come laboratorio di ricerca e innovazione, forte delle sue consolidate competenze nel settore che le hanno permesso di conquistare il primo posto in Italia per numero di start up innovative e il secondo per attrazione di capitali privati con le joint venture – ha sottolineato Pigliaru – Siamo convinti che l'Isola offra agli imprenditori nel campo dell'alta tecnologia tutte le condizioni favorevoli per investire: grandi competenze e forte propensione nei settori dell'alta tecnologia, un'amministrazione regionale assolutamente sensibile e attiva su questi temi".
"La Giunta ha già fatto molto per creare condizioni favorevoli e attrarre investitori internazionali in Sardegna – ha ricordato Paci – e lo dimostra il continuo interesse da parte di aziende come appunto la Zte che, dopo Inpeco, Microsoft, Huawei, Bonifiche Ferraresi, Amazon, sta valutando la possibilità di fare investimenti in Sardegna". "L'Ateneo di Cagliari accoglie con entusiasmo questa nuova opportunità di collaborazione, anche perché da sempre si caratterizza come un ateneo multidisciplinare – ha detto Del Zompo – D'altra parte, abbiamo già solidi e pregressi rapporti con le istituzioni cinesi".