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L'alimentare, tra food, beverage e prodotti per animali, traina la crescita nella grande distribuzione con un +3,4% del fatturato prodotto tra gennaio-aprile 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Frenata, invece, per i prodotti non alimentari che hanno subito un decremento del 2,5%. I dati sono stati presentati al Forte Village di Pula nella giornata iniziale de Linkontro, l'appuntamento annuale di Nielsen che mette a fuoco i trend del largo consumo in programma sino a domenica 21 maggio.

L'incremento complessivo del largo consumo è pari al +2,1% mentre il valore aumenta del 2,2%, il miglior risultato degli ultimi cinque anni. Segno positivo anche per gli investimenti pubblicitari: +3,6%. Nell'ambito dell'alimentare a dare una spinta alla crescita sono soprattutto i prodotti definiti "naturali e salutistici" come biscotti integrali +14%, frutta secca +12%, yogurt greco +12%, frutta disidratata +10%, integratori vitaminici +9%, cioccolato (tavolette) +9% e salmone affumicato +7%. Il biologico ha raggiunto un giro d'affari di quasi 1,3 miliardi di euro (+19,8%), con 5,2 milioni di famiglie che lo acquistano tutte le settimane (in crescita di 1 milione rispetto al 2015). Il boom dei prodotti integrali ha generato vendite per 435 milioni (+11,3%), mentre il senza glutine raggiunge 170 milioni (+26,3%), il senza lattosio 376 milioni (+6,3%) e le bevande vegetali 198 milioni (+7,4%).

Per macro categorie Nielsen segnala: frutta e verdura +9,6%, freddo +5,8% (gelati +2%, surgelati +6,4%), pane/pasticceria/pasta +5,7%, pet food +3,8%. Gli italiani non rinunciano però a prodotti che offrono esperienze di gusto superiori, o un elevato contenuto di servizio: zuppe pronte fresche +33%, piatti pronti freschi (sushi) +25%, caffè in capsule +20%. "La velocità del cambiamento – dichiara l'amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – è la principale caratteristica degli attuali mercati. I dati evidenziano uno scenario mutevole e frenetico, che impone alle imprese di adattarsi alla nuova domanda del consumatore. Occorre cogliere le opportunità con agilità, come conditio sine qua non per continuare a crescere".

Cresce il fatturato degli acquisti online: +45% dal 2015 al 2016, pari a 622 milioni di euro con un'incidenza dell'1,1% sul fatturato complessivo del largo consumo. Lo rileva uno studio di Nielsen presentato al Forte Village di Santa Margherita di Pula nell'ambito della prima giornata de Linkontro, al quale parteciperà in serata il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

A favorire il balzo in avanti dell'e-commerce è stato l'incremento degli acquirenti (5,4 milioni, +39%) e l'aumento della spesa media annua (115,5 euro, +4,2%). Contrariamente a quanto accade nel negozio tradizionale, il personal care, che perde l'1,3% nello scaffale, accresce la propria importanza nel carrello degli acquisti online (+28%) e si conferma la categoria con la percentuale più alta di acquirenti su internet (11,8%), in crescita del 3,8% rispetto al 2015. Tra gli altri prodotto guida, il food con il 33% del carrello ma una crescita dello 0,3%.

Gli internauti italiani, sempre più connessi da mobile (26,2 milioni, +17,1% 2016 rispetto al 2015), sono 30,7 milioni (+7,1%). Oltre 14 milioni visitano i siti dei retailer (9,4 milioni, +9%), degli aggregatori di promozioni (7 milioni, +2%), dei brand (6,6 milioni, +20%) per un totale complessivo di 14,4 milioni (+11%). Secondo l'amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia, "l'e-commerce rappresenta un canale integrato aggiuntivo che nessuno trascura: la sfida, piuttosto, sta nella profittabilità".