Il gup di Brescia ha respinto la richiesta del difensore di Doddore Meloni, l'avvocata Cristina Puddu, di farlo ricoverare in ospedale e ora saranno i medici del carcere di Brescia a decidere se è in condizioni di affrontare il viaggio di ritorno in Sardegna. La traduzione nella penisola, per l'udienza di oggi, era avvenuta, secondo quanto si è appreso, sabato mattina senza che i familiari e il suo difensore fossero stati avvertiti. Il presidente del movimento indipendentista era stato indagato per la sua presunta partecipazione all'associazione eversiva L'Alleanza, assieme a una quarantina di indipendentisti lombardi e veneti. Detenuto dal 28 aprile scorso nel carcere di Oristano per espiazione di pena, Meloni ha partecipato all'udienza in barella ed è apparso molto indebolito a causa dello sciopero della fame e della sete cominciato il giorno stesso della sua incarcerazione.
Secessionisti: slitta decisione sul rinvio a giudizio. È stata rinviata al 26 giugno la decisione del rinvio a giudizio sui secessionisti lombardo-veneti perché è stata sollevata da un legale di un imputato la ricusazione del giudice. "Risulta che il giudice nella precedente udienza si è rivolto alla procura chiedendo di ripensare il capo di imputazione. Nel momento in cui il giudice si muove in questo senso viola i criteri costituzionali dell'imparzialità", ha spiegato l'avvocato Renzo Fogliata, legale che difende Flavio Contin e Stefano Ferrari, e che ha presentato l'istanza di ricusazione del giudice. Ora la decisione sulla ricusazione del giudice spetterà alla Corte d'Appello.