Tutti gli incentivi che danno continuità al Piano Casa e tutte le norme in palese contrasto con il Piano paesaggistico regionale devono essere eliminati dal testo del disegno di legge di riforma urbanistica ora all'attenzione della commissione consiliare competente: è l'appello di Italia Nostra, Wwf, Fai e Lipu rivolto al governatore Francesco Pigliaru, al Consiglio regionale e all'assessore all'Urbanistica Cristiano Erriu, che ha presentato il testo.
Eliminare le norme in contrasto col Ppr, secondo le associazioni ambientaliste, significa anche cancellare dal ddl "le deroghe che potrebbero riversare ulteriori volumi edilizi sulle coste, che non allungherebbero la stagione turistica, ma consumerebbero la più preziosa risorsa ambientale della Sardegna precludendola alle generazioni future".
Il testo approvato dalla Giunta, osservano gli ambientalisti, "più che 'ddl urbanistica' sarebbe da definire 'ddl edilizia' perché prevede incrementi volumetrici del 25% nella fascia costiera e addirittura nei 300 metri dal mare, anche per strutture che ne hanno già usufruito in passato". Per questo, concludono le quattro associazioni, "diciamo No al ddl Erriu-Pigliaru, e Sì al piano paesaggistico in vigore che individua la fascia costiera come risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo".