rwm-domusnovas-stop-a-produzione-e-all-esportazione-verso-arabia-saudita
"La RWM Italia Spa, con sede a Domusnovas, è salita al terzo posto come volume di affari nel settore difesa del nostro Paese, con un incremento pari a 460 milioni di euro di commesse nel 2016.
 
Le bombe prodotte in Sardegna vengono ancora oggi esportate verso l'Arabia Saudita, quindi utilizzate nel conflitto con lo Yemen, che ha già prodotto 6 mila vittime civili, di cui tantissimi bambini.
 
La RWM non solo è una attività che riteniamo incompatibile con la nostra idea di economia – fondata sullo scambio pacifico e la qualità ambientale – ma agisce in aperta violazione con le norme italiane (L.185/90) che vietano l'esportazione di armamenti verso Paesi in conflitto o che non presentino piena garanzia di democraticità. 
 
Perciò ne chiediamo la chiusura e la pronta riconversione, in maniera tale da poter utilizzare le competenze e le maestranze in un processo produttivo di tipo nuovo"
 
Michele Piras
Deputato Art.1 Mdp
 
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L'INTERROGAZIONE PRESENTATA ALLA CAMERA DA ART.1 MDP
 
 
Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale – Per sapere – premesso che:
 
–          come si apprende anche da diversi organi di stampa, il 9 maggio 2017 si è tenuta l’assemblea degli azionisti di “Rheinmetall”, uno dei principali produttori di armamenti tedeschi;
 
–          per la prima volta alla assemblea di cui sopra ha partecipato anche la “Fondazione Finanza Etica” (FFE), delegata dalla ONG tedesca “Urgewald” su proposta della “Rete Italiana per il Disarmo”;
 
–          obiettivo della presenza della FFE – come si evince dai comunicati stampa inviati in merito – la denuncia della esportazione di bombe da parte della società RWM Italia SpA (controllata della “Rheinmetall”);
 
–          come si evince dalla relazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul commercio degli armamenti per l’anno 2016 (depositata il 26 aprile in Parlamento), la “RWM Italia” è salita al terzo posto per giro di affari nel settore Difesa Italia, con un aumento di commesse pari a  460 milioni di euro. Le nuove autorizzazioni richieste al Governo italiano, inoltre, risultano essere 45 e per l’esportazione di circa 20.000 bombe verso “Paesi MENA” (Medio-Oriente e Nord-Africa);
 
–          già in questa legislatura – anche da parte dell’interrogante – è stato sollevato il problema dell’invio di bombe dalla sede di RWM Italia con sede a Domusnovas (Sardegna) alla Arabia Saudita;
 
–          come dimostrato dal “Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen” – trasmesso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 27 gennaio 2017 – le bombe che vengono esportate alla Arabia Saudita sono state utilizzate (e continuano ad esserlo) per bombardare lo Yemen nell’ambito della coalizione comprendente Emirati Arabi, Egitto, Kuwait, Qatar e Bahrain. Coalizione che ha deciso di intervenire senza mandati internazionali e che ha causato in questi ultimi anni oltre 6000 morti civili, fra cui 1000 bambini;
 
–          come previsto dalla Legge 185/90 all’articolo 1, punto 6 lettera d), d) “è vietata l’esportazione di armamenti verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani”;
 
–          sempre per quanto si apprende a mezzo stampa, la Rheinmetall avrebbe in cantiere l’ampliamento dell’impianto di “RWM Italia” sito a Domusnovas con la costruzione di un nuovo “campo prove”:-
 
 
–          se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto in premessa;
 
–          se non ritengano di appurare con certezza i paesi di destinazione delle bombe prodotte dalla Rheinmetall ed in partenza dalla sede controllata di Dosmunovas, attivandosi immediatamente affinché le stesse non vengano più inviate all’Arabia Saudita nel pieno rispetto della 185/90 e valutando a tal proposito che i nuovi piani di sviluppo della azienda madre per l’impianto sardo siano rispettosi della normativa nazionale;
 
on. Donatella Duranti
on. Michele Piras