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Domani, arriveranno a Cagliari, 10mila turisti e sai che figura facciamo con il Porto di Cagliari che sembra sotto assedio?
 
Ma, non è poi troppo male che anche altri, stranieri italiani o da qualunque parte arrivino qui, che si pongano la domanda: "Che succede?"
 
Eh, che succede! Succede che alla Sardegna, vuoi perchè il pseudo stato italiano e la Regione autonoma (Gulp! vergogna sarda!), hanno deciso che i 3/4 del territorio non basta, che tutto ciò che ci stanno vomitando addosso non è sufficiente a placare la loro sete di disprezzo per questa Terra che hanno deciso di affondare al grido di "La bella Sardegna"!
 
Sì, infatti, la Sardegna è bella, è mitica, è affascinante, è un vero e proprio continente, è millenaria. Sta su da centinaia di milioni di anni e non ha nessuna intenzione di affondare. 
L'italia, nonostante ci sia un bell'articolo della costituzione – quello che si è cercato di cancellare -– che dice a chiare lettere che "l'Italia ripudia la guerra", cerca di coinvolgerci tutti nelle battaglie personali degli addetti ai lavori, ministri e capo dello stato, di quello stato servile e succube della così della Alleanza, nelle loro guerre e politiche personali e di potere.
 
E chi ne deve fare le spese? Purtroppo coloro che di essa Italia si nutrono e che fingono di disprezzare. Ma non c'è nessuna serietà nelle loro parole! È inutile gridare "Sardigna no est italia" o sventolare bandierine. Qui si stanno veramente superando i limiti della tolleranza.
Per 20 giorni, le spiagge del Sud Sardegna saranno inaccessibili, sia per lavoro che per piacere, ai legittimi proprietari, cioè i sardi.
 
Ma si, fateli arrivare 10mila turisti! E che cazzo! Tanto, li faranno scendere a Cagliari, arriveranno al massimo alla Rinascente, compreranno quattro perline e poi ripartiranno con questa bella vista sul porto.
 
Esercitazioni, esercitazioni del cazzo! A che servono? A chi servono?
Siamo, in effetti, circondati. Non basta che il servizio della Marineria serva solo per gli emigranti, che i treni ed aerei non funzionino, che la continuità territoriale sia una balla più grande del deserto del Sahara, che siamo sommersi da tasse e balzelli, che i negozi chiudano e che i giovani emigrino per la mancanza di lavoro. No, tutto questo non basta!
Adesso, ci vogliono togliere, oltre alla terra, anche il mare!
 
Ed i "nostri"? Che fanno i nostri? Si beano per questo spiegamento di forze di cui nessuno parla, ne stampa ne Tv e men che meno, quelli che dovrebbero governare questa meraviglia di terra.
 
Pigliaru, Ganau, Consiglieri ecc. ecc. che fate, guardate dalla finestra la meraviglia? Vi congratulate tra voi per questo scempio?
APPLAUSI!
 
Paola Lai