Stamattina i lavoratori delle imprese d'appalto, operanti all'interno della Centrale Termoelettrica Enel di Portovesme, hanno scioperato di fronte ai cancelli per protestare contro il licenziamento di due colleghi dell'azienda Reno, facente capo al noto imprenditore locale Ninetto Deriu.
Il licenziamento è stato comminato nelle scorse settimane ai due dipendenti per alcune frasi ingiuriose che gli stessi avrebbero rivolto alla propria società tramite i social-network dopo un presunto ritardo nel pagamento degli stipendi nel mese di aprile. In realtà il ritardo nei pagamenti non ci sarebbe stato: le maestranze avevano chiesto di poter ricevere (ottenendo risposta positiva) lo stipendio anticipatamente rispetto alla festività di Pasqua, che nel mese di aprile cadeva di sabato, ma a causa dei tempi burocratici differenti tra ogni istituto bancario questo non è avvenuto allo stesso modo per tutti i lavoratori.
A ogni modo, i destinatari della grave sanzione disciplinare pur ammettendo l'episodio ed esprimendo dispiacere per l'accaduto, ritengono tale punizione decisamente sproporzionata anche in considerazione dello stato d'animo (amplificato dalla delusione subita nel non aver ricevuto lo stipendio nel particolare contesto di festa) in cui è avvenuto il comportamento sanzionato.
Dello stesso avviso anche le organizzazioni sindacali che tramite la RSU aziendale e i Segretari di Fsm, Fiom, Uilm e Fismic (Barca, Forresu, Tidu e Piras), hanno chiesto ed ottenuto un incontro all'azienda per la serata di oggi, nel quale tenteranno di mediare una soluzione che possa preservare i posti di lavoro e nel contempo favorire il ripristino delle normali relazioni industriali. Nel frattempo, in attesa di conoscere le risultanze delle interlocuzioni tra i propri rappresentanti e la proprietà, i lavoratori sono rientrati ai propri posti di lavoro.