Via libera unanime dal Cda al commissariamento di Alitalia. Riunitosi al termine dell'assemblea, ha deciso all'unanimità di presentare l'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge. "I soci avevano condizionato la disponibilità alla ripatrimonializzazione e al rifinanziamento ad un accordo con le organizzazioni sindacali, venuto meno con l'esito del referendum tra i dipendenti", si legge in una nota della linea aerea.
I voli e le operazioni non subiranno alcuna modifica e continueranno secondo la programmazione prevista, si legge in una nota diffusa al termine del cda della compagnia.
Il Ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto si apprende da fonti governative, sta lavorando in queste ore al decreto per aprire la procedura di amministrazione straordinaria richiesta da Alitalia e contestualmente nominare i commissari.
Per la nomina è previsto un Consiglio dei Ministri nel pomeriggio. Mentre il ministero dell'Economia starebbe lavorando ad un decreto che definisce i termini del prestito-ponte, che dalla cifra iniziale di 300-400 milioni potrebbe avvicinarsi ai 500 milioni.
Intanto è previsto verso le 17 il Cdm, a Palazzo Chigi, che dovrà condividere i due decreti su Alitalia per la nomina dei commissari e per il prestito ponte.
Rammaricati, "abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per supportare Alitalia in qualità di azionista di minoranza, ma è chiaro che la compagnia ha bisogno di una ristrutturazione profonda e su vasta scala per sopravvivere e crescere in futuro". E' quanto afferma James Hogan, numero uno di Etihad in una nota, precisando che "senza il supporto di tutti gli stakeholder a questo processo di ristrutturazione, non potremo continuare ad investire. Per questo, appoggiamo la decisione del cda di richiedere l'ammissione all'amministrazione straordinaria".
"La strategia inizialmente sviluppata da Alitalia all'epoca dell'investimento di Etihad e implementata dal 2015 ha portato a miglioramenti significativi", ha detto in una nota il Ceo e presidente di Etihad James Hogan, ed "i nostri investimenti, insieme a quelli degli altri azionisti, hanno aiutato a proteggere migliaia di posti di lavoro negli ultimi tre anni". E precisa che: "l'Italia rimane per noi un mercato importante, e continueremo a lavorare con Alitalia come partner commerciale, in aggiunta alla nostra presenza diretta in Italia".