istat-fino-al-2065-oltre-14-milioni-immigrati-6-7-milioni-emigrati

Il saldo naturale della popolazione in Italia trae parziale sollievo dalle migrazioni. L'effetto addizionale del saldo migratorio sulla dinamica di nascite e decessi comporta 2,5 milioni di residenti aggiuntivi nel corso dell'intero periodo previsto, ovvero fino al 2065. Lo certifica l'Istat, nel report "Il futuro demografico del Paese. Previsioni regionali della popolazione residente al 2065", pubblicato oggi. In particolare, nello scenario mediano si assume una quota annua di immigrati dall'estero che si mantiene a lungo poco sotto il livello delle 300 mila unità – scrive l'Istituto di statistica – per poi gradualmente scendere fino al livello delle 270mila unità annue entro il 2065. Secondo questa ipotesi si prevede che nell'intervallo temporale fino al 2065 immigrino complessivamente in Italia 14,4 milioni d'individui. Dopo una prima fase di lieve diminuzione, da 157 a 132mila tra il 2016 e il 2035, gli emigrati per l'estero presentano a loro volta un'evoluzione stabile nel medio e lungo termine, intorno a un valore medio di 130mila unità annue dal 2035 in avanti. In totale sarebbero 6,7 milioni gli emigrati dall'Italia nell'intero arco di proiezione. L'Istat evidenzia tuttavia che i flussi migratori con l'estero sono contrassegnati, assai più delle altre componenti demografiche, da profonda incertezza riguardo al futuro, dipendendo da fattori socio-economici interni ed esterni di non facile interpretazione.