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Bel tempo nell'Isola: le temperature hanno raggiunto i 20 gradi, ma in alcune zone il cielo è rimasto velato nonostante l'ingresso del maestrale.

La Pasqua è stata caratterizzata in Sardegna, come ormai accade da anni, dalle prime prove di turismo. E gli arrivi al nord come al sud, ma anche in alcuni centri dell'interno, fanno ben sperare per l'imminente stagione estiva. Complessivamente nella settimana pasquale si sono registrati aumento medi a due cifre, in percentuale, rispetto allo scorso anno, per i passeggeri in arrivo sugli aeroporti sardi (previsti 110mila transiti), mentre secondo Federalberghi la crescita per le strutture ricettive aperte (sono solo il 40% di quelle complessive) potrà raggiungere il 10-15% delle presenze.

L'Isola si conferma meta di italiani ma anche gli stranieri non hanno tradito le coste sarde. Tanti gli arrivi di questi giorni, inoltre, sono dovuti agli emigrati tornati per sa 'Festa manna'. Tutti, turisti e fedeli, hanno affollato comunque strade e piazze ed hanno seguito questa mattina anche i riti della Resurrezione in vari centri dell'Isola. Il principale è "S'incontru" fra la Madonna e suo figlio risorto.

Oltre alle celebrazioni di fede anche gite nell'entroterra, con la tipica enogastronomia sarda, e visite culturali a siti archeologici ed ai musei. Sulle coste alberghi e ristoranti hanno proposto pacchetti speciali per il ponte festivo, dalla Riviera del Corallo (Alghero), dove l'aeroporto ha registrato un +44% di passeggeri, alla Gallura dove gli arrivi in aereo hanno raggiunto, fra il 13 ed il 18 aprile, un +180%. Ma anche la fascia meridionale dell'Isola ha avuto buoni risultati con un +26% di arrivi a Elmas.