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I torronai di Tonara si costituisco in associazione per tutelare il loro mestiere ed il loro prodotto.

"Unione torronai Tonara" racchiude 25 imprese locali tra venditori e produttori di questo dolce tipico a base di miele, frutta secca e albume d'uovo. Ora il torrone di Tonara ha un marchio che ne garantisce qualità, autenticità e originalità. L'associazione si è data regole e statuto. Ad esempio: il torrone deve essere prodotto a Tonara o da tonaresi fino alla seconda generazione e in base alla ricetta tradizionale.

E' il primo passo verso la creazione di un disciplinare produttivo. Lo slogan che accompagna il logo: "Torronai, artigiani del torrone, creatori di piacere". A base di miele di castagno o corbezzolo, prodotti della montagna o rosmarino, per palati sopraffini o il classico millefiori, il torrone di Tonara, associato ai momenti di gioia e festa, si scioglie in bocca. "Ha le carte in regola per affrontare anche mercati internazionali sensibili alla tracciabilità e ai valori nutrizionali", spiega Gianluigi Noli, vicesindaco, assessore alle attività produttive e produttore del dolce tipico locale.

L'Unione torronai Tonara punta a tutelare il prodotto d'eccellenza di cui il centro barbaricino è la capitale, ma anche il mestiere stesso del torronaio, quale depositario di un prezioso sapere artigianale. Un segno distintivo che certifica l'origine, accompagna la promozione, mette in risalto la valenza identitaria e attesta il rispetto della lavorazione artigianale in contrasto con le varie forme di plagio e clonazione.

"La nostra comunità si identifica in tutta la Sardegna proprio grazie al torrone – aggiunge Noli – la produzione e la vendita del nostro prodotto non è solo un fatto economico ma anche sociale e culturale". La prima uscita dei torronai coincide con la sagra del Torrone di Tonara, il giorno di Pasquetta.