È rientrata in Italia dalla Russia, con un volo atterrato a Bologna, la madre della ragazza russa trovata morta in un trolley blu il 25 marzo nelle acque del porto canale di Rimini. La donna, 48 anni, è indagata per dispersione di cadavere e morte conseguente a maltrattamenti.
Arrivata alle 18.30 all'aeroporto Marconi di Bologna, è stata prelevata dalla squadra mobile della questura romagnola e portata in Procura a Rimini per essere interrogata dal pm che coordina le indagini, Davide Ercolani.
La donna, che ha già assunto un avvocato di fiducia, deve chiarire molti lati oscuri della vicenda, che ha portato la figlia ventisettenne a morire per anoressia. Soprattutto deve spiegare il motivo dell'abbandono della ragazza, per almeno due mesi lasciata chiusa in una camera senza reazioni, e del suo cadavere nascosto in una valigia poi gettata nel porto canale di Rimini.