Una lettera minatoria con alcuni proiettili è stata recapitata nei giorni scorsi negli uffici nuoresi di via Paoli della società Engie (ex Cofely), la multinazionale capofila del Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc) che nel 2007 si aggiudicò l'appalto del Project Financing della Asl di Nuoro finito poi sotto la lente dell'Anticorruzione.
Un appalto del valore di un miliardo di euro in 27 anni per la fornitura di una serie di servizi. Il destinatario dell'intimidazione risulta essere un manutentore della Engie, che ha già presentato denuncia alle forze dell'ordine. L'appalto era stato annullato in autotutela dalla stessa Asl nei mesi scorsi, dopo la delibera dell'Agenzia nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone che definì il contratto "illegittimo perché il rischio imprenditoriale è riposto interamente sul pubblico". Una situazione che ha gettato nella precarietà centinaia di persone assunte dalla società di servizi che operano nella sanità nuorese. Da qui una serie di proteste dei lavoratori per l'incertezza occupazionale e o ritardi nell'erogazione degli stipendi.