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Ha salutato la Terra alle 12,31 italiane l'asteroide 2017 GM, 'sfiorandola' a una distanza inferiore a 16.000 chilometri, in uno dei passaggi più ravvicinati mai registrati. L'asteroide, che ha un diametro di quattro metri, è stato scoperto il 3 aprile 2017 dal programma Mount Lemmon Survey, dell'università dell'Arizona. 

"E' bene precisare che non si sono mai temuti rischi d'impatto perché sappiamo che la distanza, per quanto ravvicinata, lo avrebbe mantenuto al di sopra della superficie terrestre", ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e che lo ha appena fotografato grazie alla collaborazione con il Tenagra Obervatory . "Questo asteroide – ha aggiunto – si colloca nella top ten dei passaggi noti più ravvicinati di sempre".

L'asteroide 2017 GM si colloca al sesto posto nella classifica stilata dall'organizzazione di riferimento per i piccoli corpi celesti, il Minor Planet Center dell'Unione Astronomica Internazionale, i primi due posti della quale sono occupati da piccoli asteroidi esplosi a contatto con l'atmosfera nel 2008 e nel 2014. La classifica, che risale fino ai primi anni '90, "non sorprende comunque per il fatto che abbia i primi posti occupati da asteroidi scoperti molto recentemente", ha osservato Masi.


Questo, ha aggiunto, accade perchè strumenti e tecniche di osservazione sono stanno diventando sempre più efficienti e permettono di intercettare anche gli asteroidi più piccoli. Nella classifica manca l'asteroide che nel frabbraio 2013 è esploso nel cielo della città russa di Chelyabinsk, arrivato all'improvviso e del quale nojn è stato possibile calcolare l'orbita.