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La vertenza Aias si inasprisce e arriva nell'Aula del Consiglio regionale: lo ha deciso a maggioranza la conferenza dei capigruppo proprio nel giorno in cui si è sparsa la notizia del licenziamento di un sindacalista-lavoratore da parte dell'associazione, che ha ritenuto lesive alcune dichiarazioni rese dal dirigente Usb Armando Ciosci. Il suo licenziamento segue quello del 3 febbraio nei confronti di un altro sindacalista, Roberto Fallo della Cisl, accusato dall'azienda di maltrattamento ai danni di un paziente: un licenziamento che è stato impugnato dal lavoratore.

"Sono molto dispiaciuto e amareggiato – dice all'ANSA Ciosci – non me l'aspettavo e ritengo che sia stato spropositato: lo impugnerò. Non pensavo si arrivasse a questo, gli animi sono esasperati e i toni si sono alzati in questa vertenza che sta durando da tempo ma mai avrei pensato che si arrivasse a questo". La scorsa settimana la vertenza, aperta dai lavoratori e dai sindacati a causa dei ritardi di ormai 10 mesi nei pagamenti degli stipendi da parte dell'Aias che a sua volta ha in atto un contenzioso con le ex Asl e oggi Asl unica sul pagamento di alcune fatture per servizi, ha visto un gruppo di lavoratori arrivare allo sciopero della fame.

Ora i 1.200 operatori che lavorano nelle strutture dell'associazione di tutta la Sardegna si preparano ad una nuova mobilitazione e presidio davanti al Consiglio regionale in occasione della discussione sulla loro vertenza, martedì prossimo a partire dalle 16. "Vogliamo vederci chiaro – spiega all'ANSA il capogruppo Pd Pietro Cocco, che insieme a Luca Pizzuto (Mdp) ha proposto la discussione in Aula – dopo le audizioni fatte con tutte le parti, sia sindacali che l'azienda, ora è il momento di verificare gli esiti e i dati per trovare una soluzione ai 1.200 lavoratori da 10 mesi senza stipendio e che operano per una associazione i cui servizi sono pagati dalla Regione". Alla discussione in Aula sarà presente anche l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.