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Il presidente del movimento indipendentista Meris Salvatore Meloni è stato condannato, assieme alla figlia Francesca, dal Tribunale di Oristano a un anno di reclusione per truffa ai danni di una società di assicurazioni. I fatti risalgono al 2009 e si riferiscono al risarcimento ottenuto da Meloni, che all'epoca operava nel settore degli autotrasporti, per un incidente avvenuto a Mondovì, in Piemonte, dove uno dei suoi camion aveva subito danni per un tombino che aveva ceduto.

L'accusa di truffa si riferisce in particolare a una fattura di 470 euro relativa al gasolio fuoriuscito dal serbatoio a causa dell'incidente. Meloni ha sempre respinto l'accusa spiegando che la fattura era stata ammessa dal liquidatore e pagata senza problemi dall'assicurazione e che solo nel 2013 la Guardia di Finanza di Oristano aveva rispolverato quella fattura e lo aveva accusato di truffa.

"Questo processo e questa condanna – ha commentato Meloni dopo la pronuncia della sentenza – sono solo l'ennesimo capitolo della persecuzione giudiziaria scatenata nei miei confronti per impedirmi di proseguire la battaglia per l'Indipendenza della Sardegna".