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"In una società civile si può tollerare che più di mille persone lavorino per quasi un anno in modo completamente gratuito, con false speranze e promesse ripetute dai rappresentanti istituzionali?", il movimento Liberu-Lìberos Rispetados Uguales interviene sulla vertenza Aias, in particolare sul fatto che "dopo mesi di manifestazioni, assemblee, scioperi della fame, intimidazioni, sospensioni, ieri è stato notificato il licenziamento al sindacalista Armando Ciosci".

Come se non bastasse, precisa il movimento "durante una riunione convocata il primo aprile dalla 'Fondazione Stefania Randazzo' nell'Rsa e casa protetta di Ales, è stata comunicata ai dipendenti la chiusura della struttura nelle date del 10 aprile 2017 per l'Rsa e del 30 aprile 2017 per la casa protetta". Il movimento di Pier Franco Devias ricorda che ormai gli stipendi arretrati sono nove.

"E' palese l'immobilismo da parte dell'assessore alla Sanità, Luigi Arru – sottolinea il movimento – cosa intende fare, a parte promettere ancora una volta di trovare una soluzione? Quali sono, concretamente e non a parole, le misure per un problema che ormai ha superato di gran lunga il limite di sopportazione per la dignità di pazienti e dipendenti".