Khalid Masood, il 52enne killer dell'attacco a Londra, "ha agito da solo": lo afferma la polizia londinese, spiegando che ad oggi non sono emersi legami con i network del terrorismo. "Crediamo che Masood abbia agito da solo, le ragioni forse non le sapremo mai", ha detto uno dei commissari responsabili delle indagini, Neil Basu, citato dai media britannici. L'attacco, precisa la polizia, è durato in tutto 82 secondi. Delle 11 persone arrestate 9 sono state rimesse in libertà. "Non sembra che Masood abbia avuto complici", afferma la polizia.
Ieri sera è tornato invece il panico nel vivace quartiere di Islington quando un'auto, con a bordo due uomini armati di coltello, è salita su un marciapiede e ferito tre persone davanti a un pub. Non si è trattato però di terrorismo, ha fatto sapere la polizia londinese che, secondo quanto riportano i media britannici, ha arrestato i due. I due, a bordo di una Peugeot Partner, sono saliti su un marciapiede a circa 50 miglia l'ora, colpendo alcune persone in fila per entrare nel locale, prima di scendere dall'auto e scappare a piedi. Due uomini e una donna sono rimasti feriti. La polizia – riporta il Daily Mail – ha trovato un coltello sul marciapiede ed uno nella macchina e ha arrestato i due uomini con l'accusa di lesioni aggravate e possesso di armi da taglio. (ANSA).
Scotland Yard ha diffuso una fotografia Masood. L'uomo, di carnagione scura, è calvo e con la barba, come era apparso nelle immagini riprese durante i concitati secondi dell'attacco a Westminster quando alcuni agenti armati lo avevano ferito a morte dopo la sua aggressione all'agente Keith Palmer, deceduto poco dopo. L'immagine è molto probabilmente ricavata dalla fototessera di qualche documento di Masood.
E' stata rafforzata la presenza di agenti armati in tutto il Regno Unito dopo l'attacco terroristico di Londra di mercoledì scorso. Ne dà notizia l'anti-terrorismo di Scotland Yard, secondo cui se ne contano 1500 in più dislocati in particolare nei grandi centri urbani, a partire dalla capitale. La gran parte dei poliziotti britannici gira disarmata, come lo era Keith Palmer, l'agente di guardia al parlamento ucciso da Khalid Masood.
Intanto altri due "importanti arresti" sono stati eseguiti nell'Inghilterra centrale e settentrionale: lo ha reso noto il capo dell'antiterrorismo del Paese, Mark Rowley. Attualmente, nove persone sono agli arresti mentre una e' stata rilasciata su cauzione.
La premier britannica May che fugge da Westminster (video esclusiva The Sun)
Il killer di Londra ha un volto, un nome e un movente, su cui si affretta a mettere il cappello l'Isis. Si chiamava Khalid Masood, cittadino britannico di fede islamica, l'uomo che ieri ha fatto scorrere il sangue all'ombra del palazzo di Westminster falciando pedoni come birilli a bordo di un suv e poi accoltellando un agente a morte prima di essere abbattuto sulla soglia del parlamento più antico del mondo. Il bilancio delle sue vittime, purtroppo, intanto è salito a quattro, con la morte di un pensionato 75enne, travolto dal Suv mentre stava attraversando la strada a Westminster Bridge. I feriti sono 50, due versano in gravi condizioni.
Dopo l'attacco che ha fatto ripiombare il Regno Unito avviato verso la Brexit nell'incubo del terrorismo, colpendolo al cuore di uno dei suoi simboli, Londra cerca di rialzare la testa. Parla Theresa May, che raccoglie la sfida riprendendo la seduta alla Camera dei Comuni dove era stata interrotta 24 ore prima in modo tanto traumatico. E si fa sentire anche la regina, elevando – come il Papa – le sue "preghiere" per le vittime di "una violenza orribile" che i leader del mondo, da Washington a Roma, condannano unanimi. Una violenza "ispirata dall'ideologia jihadista", fa eco la premier di fronte ai deputati, pur additando l'autore quale "figura marginale": nota ai servizi di sicurezza di Sua Maestà come "estremista", ma mai indagato per terrorismo. May, dopo la tensione mostrata ieri anche nell'espressione del volto a poche ore dall'evacuazione in fretta e furia da Westminster, ha sfoderato i toni della leader. "Non abbiamo paura e non ci faremo intimidire", ha scandito nel silenzio dell'aula, riservando una nota di commozione al ricordo del poliziotto Keith Palmer, vittima con un'insegnante d'origine spagnola e un americano di passaggio della furia cieca di Masood, che ha pure lasciato dietro di sé una cinquantina di feriti da 11 Paesi, inclusa una turista romana.