C'era un accordo per chiedere la deroga al ministero della Salute, così da scongiurare la chiusura del punto nascita dell'ospedale Paolo Merlo di La Maddalena. Un accordo che, scrive il consigliere regionale dell'Upc Pierfranco Zanchetta "l'assessore alla Sanità Luigi Arru ha deciso di disattendere, scatenando la protesta delle neo-mamme e l'ira dei maddalenini".
Il consigliere parla di un'intesa raggiunta il 20 febbraio scorso a Olbia negli uffici del direttore della Assl Pierpaolo Pani, presenti tra gli altri, Arru, il dg Ats Moirano e lo stesso Zanchetta. La richiesta di deroga, spiega meglio, "avrebbe dovuto richiamare quella ottenuta dall'Isola d'Elba per l'ospedale di Porto Ferraio dove il punto nascita, pur registrando 160 parti l'anno, è attivo in considerazione del disagio geografico".
Se la ministra Lorenzin ha detto che le deroghe sono frutto di una mediazione politica, fa notare il consigliere, "la Regione Toscana ha saputo rappresentare meglio le proprie necessità". Ora, aggiunge, "mi trovo in netto disaccordo con i metodi adottati da Arru e dopo mesi di confronti e scontri ritengo che la questione non sia affatto chiusa".
Per questo, conclude, "ho sollecitato il governatore Francesco Pigliaru ad intervenire sull'assessore e sui vertici dell'Ats per avviare tempestivamente una nuova fase di confronto con l'amministrazione comunale, gli operatori sanitari e la comunità per poter rappresentare al meglio l'attenzione della Regione ai problemi sanitari de La Maddalena, anche per evitare pericolose incomprensioni".