Insegnanti in piazza anche a Cagliari, come in altre nove città italiane, per lo sciopero indetto da Cobas, Unicobas, Anief, Federata, Orsa, Cub e Usb in ambito nazionale per protestare contro la cosiddetta "Buona scuola" varata dal governo Renzi e i cui effetti vengono definiti "estremamente dannosi".
Un gruppo di docenti si è ritrovato in piazza Giovanni XXIII per aprire un corteo che, attraversando le strade cittadine, si è concluso davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale in piazza Galilei. Secondo Nicola Giua, dei Cobas, "oggi la scuola viene precarizzata in maniera selvaggia. Sono stati dati poteri assolutamente fuori dal mondo ai dirigenti scolastici, con la possibilità di chiamata diretta per un triennio e successivamente con la possibilità di dire agli insegnanti che si devono trovare un altro posto di lavoro – osserva – poi l'obbligatorietà dell'alternanza scuola lavoro con 400 ore nei tecnici professionali e 200 ore nei licei sta diventando una buffonata".
"Le scuole – sottolinea il sindacalista – pur di fare queste ore stanno facendo di tutto anche in orario curriculare". In Sardegna la situazione "è ancora più grave, perché per il dimensionamento degli ultimi anni – precisa – le scuole sono in difficoltà: grandi istituti da gestire su tanti paesi e dirigenti scolastici che non sanno neppure dove si trova la propria scuola".