“Ci hanno votato per cambiare, e subito. Sorprende sentire consiglieri regionali con più legislature alle spalle dire che ‘ci vuole tempo’. Non sono bastati dieci o più anni? Non c’è più tempo per imparare”. Questo il duro attacco di Roberto Capelli, leader de La Base, formazione politica che alle ultime regionali aveva formato una lista unica con i Progressisti nel collegio di Nuoro a sostegno del Campo largo.

Le parole di Capelli fanno seguito proprio a quelle dei Progressisti, che qualche giorno fa avevano sollecitato la convocazione di un vertice di maggioranza. “Ci hanno chiesto di cancellare il poltronificio di Christian Solinas e ne stiamo facendo pieno uso. Ci hanno chiesto anche competenza, questa sconosciuta… Ci hanno chiesto di valorizzare le nostre migliori risorse tecniche e politiche, e guardiamo oltre Tirreno” prosegue Capelli. “Ci hanno chiesto di lavorare sodo, e vaghiamo da un palcoscenico all’altro passando per costosi sterrati polverosi degni del miglior Gianni Chessa. Abbiamo detto che era il momento del ‘Noi’, ma non si risponde neanche al telefono”.

Un’aspra critica verso la governatrice Alessandra Todde condivisa anche da Claudio Cugusi ed Emanuele Armeni, della segreteria di Sardi in Europa. “Ci conforta sapere che non siamo i soli a percepire l’assordante silenzio della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, alla quale abbiamo dato tutto il nostro impegno, tutta la nostra passione politica, tutta la nostra competenza e tutto il nostro tempo per arrivare per un pelo, anche corto, al governo della Sardegna. Un silenzio assordante perché della presidente non abbiamo più notizia dall’ultimo incontro bilaterale con i compagni del Partito socialista italiano”.

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