Carcere minorile di Quartucciu (Foto via Google Maps)

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L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha ricevuto la Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Irene Testa.

Un incontro proficuo che getta le basi per una collaborazione istituzionale doverosa.

La sanità nelle carceri è un diritto inalienabile delle persone recluse, così come per ciascun cittadino. I profili che la Garante ha evidenziato e stigmatizzato riguardano la mancanza di personale medico e paramedico in tutti e 10 gli istituti di pena; la carenza di luoghi alternativi in cui scontare la pena, a favore delle persone che, a causa di gravi disagi psichiatrici, sono incompatibili con la detenzione. Infatti l’unica Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) in Sardegna conta 16 posti, con lunghissime liste di attesa e il grave problema delle tossicodipendenze in carcere, che mostrano il fallimento dei sistemi di prevenzione e di cura e che richiedono una rinnovata attenzione della amministrazione regionale.

L’assessore Bartolazzi ha preso nota di alcuni casi specifici che riguardano l’assistenza sanitaria negli istituti di pena e nei casi di Tso, per cui la Garante è competente.

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