Sono quasi 500mila i sardi che fumano abitualmente. La metà ha iniziato molto presto, tra i 15 e i 18 anni. 

È quanto emerso dall’ultima analisi dell’Osservatorio epidemiologico regionale e dell’Eurispes.

Precisamente, si tratta di 480mila sardi che non possono fare a meno della sigaretta. Se il 49% ha iniziato da giovanissimo, il 30% ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Ma nell’Isola crescono i casi di “intolleranza” nei confronti dei fumatori con tanto di aree sempre più piccole riservate a loro, anche all’aperto. Da Olbia, ad esempio, lo scorso anno era arrivata l’ordinanza del sindaco Nizzi che vietava il fumo anche negli spazi esterni di bar, ristoranti e hotel. 

Una scelta che segue il trend del resto d’Italia, dove si stanno diffondendo sempre più divieti. A Milano, ad esempio, il sindaco Beppe Sala nel 2021 ha introdotto il divieto di fumo all’aperto ma solo se la sigaretta viene accesa a meno di dieci metri dalle persone che sono nelle aree verdi, nelle fermate dei bus, nei parchi per i bambini, allo stadio o nei cimiteri. Stessa situazione a Torino, dove la distanza però è stata ridotta a 5 metri. Ma i primissimi a mettere in pratica il divieto è stato il Comune di San Lazzaro, vicino a Bologna, nel 2014. 

Se si guarda all’Europa, è stata l’Irlanda a vietare il fumo nei luoghi chiusi, pubblici o di lavoro: la normativa risale addirittura al 2004. Ma il Paese più deciso, tuttavia, sembra il Portogallo che ha vietato tutti i prodotti a base di tabacco anche all’aperto nei pressi degli edifici pubblici. Qui, inoltre, a partire dal prossimo anno saranno ridotti gli esercizi commerciali autorizzati a vendere questi prodotti, limitando la distribuzioni alle tabaccherie e agli aeroporti con l’obiettivo di diventare un “Paese senza fumo” entro il 2040.

Segue a ruota la Gran Bretagna con una recente proposta di legge da parte del primo ministro Rishi Sunak, che vuole vietare la vendita delle sigarette a tutti i ragazzi che raggiungeranno il 15esimo anno di età dopo il 2024. L’obiettivo, anche in questo caso, è azzerare il tasso di fumatori tra i 14 e i 30 anni entro il 2040.

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