Il Corpo forestale in piazza per chiedere lo stesso riconoscimento giuridico delle forze di polizia, così come previsto dalla legge Madia. Oggi, in segno di protesta, circa venti dipendenti hanno donato il sangue nelle autoemoteche in sosta davanti al palazzo del Consiglio regionale in via Roma a Cagliari.
“Da anni diamo il sangue per difendere il nostro territorio – spiega il segretario del sindacato Fendres-Safor, Ignazio Masala – e lo facciamo come normali dipendenti regionali, senza un riconoscimento che ci equipari ai nostri colleghi carabinieri forestali, eppure sostituiamo il corpo dello Stato in tutte le attività di repressione ambientale”.
E’ la seconda donazione simbolica, a tre mesi dalla manifestazione del 27 febbraio, in quell’occasione davanti al palazzo della Rinascente, sempre in via Roma. Del corpo forestale della Sardegna fanno parte 1.300 lavoratori distribuiti in 82 stazioni forestali, 10 basi navali e 11 basi antincendio. L’equiparazione alle forze di polizia consentirebbe anche il turnover del personale con età pensionabile inferiore come previsto per i lavori usuranti. Attualmente, infatti, l’età media dei dipendenti è di 58 anni e, in questo modo – aggiunge Masala – il ricambio generazionale non è garantito, anche per questo chiediamo la riforma”.