Già partito l’iter per arrivare all’innalzamento della soglia Isee per garantire l’esenzione delle tasse a un numero più elevato di studenti: un documento è stato inviato dall’Università di Cagliari alla terza Commissione del Consiglio regionale, insieme ad altre osservazioni sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione. La lettera firmata dalla rettrice Maria Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’ateneo del capoluogo.
L’Università evidenzia il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini di Almalaurea, l’ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del sud e delle isole. Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari, passato dai 13.750 del 2013-14 ai 14.287 del 2014-15.
Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. “Si tratta – commenta la rettrice – di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio”. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento sui Visiting Professors, attualmente azzerato.
L’ateneo sollecita inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all’Ersu di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.