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“I potenti della Terra si incontrano a Milano per discutere e decidere su come trarre ulteriore profitto dalla salute dei popoli a partire da quelli più fragili e dalla devastazione del pianeta”.

Il Summit internazionale che sia la sagra dell’ipocrisia, degli inganni e degli accordi tra i ricchi della Terra per agevolare la privatizzazione dei Sistemi Sanitari pubblici, trapela dall’intervento della ministra Lorenzin che si limita a parlare del “nodo delle infezioni ospedaliere e quello dell’antibiotico-resistenza”.

Dietro la grande farsa dove dominano gli interessi finanziari, Sanità e Scuola pubblica sono tra i primi diritti da sacrificare. Lo dice già dal 2013 il TISA (Trade in Services Agreement), il grande accordo commerciale che sostiene: C’è un potenziale enorme ancora non sfruttato per la globalizzazione dei servizi sanitari…  Sino ad ora questo settore di servizi ha giocato solo un ruolo ridotto negli scambi internazionali. Ciò è dovuto al fatto che i sistemi sanitari sono finanziati ed erogati dallo Stato o da enti assistenziali e non sono di nessun interesse da parte degli investitori stranieri a causa dell’assenza di finalità commerciali”. Dichiarazione condivisa dalla Ministra della salute al rientro da un suo recente viaggio negli USA.

E’ vento di privatizzazione selvaggia. La Federmeccanica in Italia sostituisce gli aumenti salariali con polizze assicurative sanitarie. Le grandi compagnie assicurative come Unipol attraverso la UniSalute già gestiscono canali privilegiati all’interno degli stessi ospedali pubblici dalla Lombardia all’Emilia Romagna.

Al “G7 sulla Salute”, i movimenti attivi in Italia nella difesa del Sistema sanitario pubblico rispondono con il “ControG7”. Il CSN (Comitato Nazionale Sanità), che ha seguito con grande interesse le lotte portate avanti in Sardegna invitano la Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica ad intervenire e contribuire alla creazione di un vasto coordinamento.

Claudia Zuncheddu portavoce Rete Sarda Difesa Sanita Pubblica